Apulia heritage games

Ho collaborato alla realizzazione di Apulia heritage games, un format ideato dall’associazione il Vagabondo che ha inteso portare nelle città di Altamura e Gravina un evento diverso dai soliti, non un semplice calendario di giochi da fare ma una serie di attività varie legate all’uso degli strumenti ludici per valorzzare il patrimonio, con il chiaro intento di coinvolgere diverse fasce d’età e di utenza, specie adulti.

Sì perché come recita il catalgo delle attività ludiche del Vagabondo “il gioco è una cosa seria”. E dunque spazio a talk, laboratori e anche diverse attività ludiche, attività tese a creare un momento di incontro e di confronto con tutti i partecipanti che sno state parte attiva dell’intero evento, a differenza di quanto avviene nelle arti performative dove di solito chi partecipa è spettatore passivo.

I 3 ospiti che hanno impreziosito l’evento sono stati molto generosi e partecipativi: Massimiliano Bozza, che nella sua vita ha conosciuto il grande maestro Augusto Boal, ci ha fatto entrare nel magico mondo del teatro dell’oppresso, una tecnica immersiva molto usata nei decenni passati e che ora si cerca di attualizzare, adattandosi ai nuovi scenari esistenti.

Mafalda Morganti di Chaos League ha gestito molti momenti davvero interessanti, dal laboratorio sugli edularp fino alle proposte legate a 3 chamber larp, fra Gravina e Altamura. Un mondo, quello dei giochi di ruolo dal vivo, tutto da esplorare, specie in chiave non fantasy ma rivolto al sociale, dove non serve essere attori ma solo voglia di mettersi in gioco.

E poi Davide Leone, mio concittadino trapiantato da decenni a Palermo, presidente della coop U’Game, che ci ha portato un suo gioco urbano ma anche protagonista di talk e laboratori sul tema del gioco urbano.

Spazio anche a un gioco urbano che abbiamo voluto riproporre in una nuova versione e per la crew capitanata da Franesco Chierico che ha realizzato una sessione multitavolo dedicata ad Altamura e Gravina.

Insomma un’iniziativa completa, realizzata grazie al supporto dell’ARET e della Camera di Commercio di Bari. Pochi soldi, ma concessi in tempo per permetterci di organizzare un evento che ha riscosso grande interesse.

Si farà una nuova edizione?

Non ne ho idea, io intanto sto scrivendo la storia per un nuovo gioco urbano che spero di poter presentare la prossima primavera.

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