I Sensi dell’Olio:l’olfatto. Profumo di buono.

Profumo di buono, ovvero: anche il naso vuole la sua parte.
 
Oggi facciamo un gioco: chiudete gli occhi!   

Teneteli chiusi eh…  

 Bene, e per oggi ho risolto il post!  😉 

 Scherzi a parte, non è facile cercare di rendere le atmosfere create da certi profumi. Per riuscirci ho bisogno della vostra partecipazione.

Chiudete gli occhi…no, davvero: chiudete gli occhi e provate a pensare all’olio di oliva…. Che odore ha? Ci avete mai prestato attenzione?Avete mai respirato profondamente il vapore aromatico che sale dalla pasta appena condita con un filo d’olio, o il profumo della fetta di pane con l’olio prima di addentarla? Se amate il cibo e la cucina, immagino di sì.

 E ognuno di voi avrà le proprie emozioni e sensazioni associate a quell’odore. E’ infatti ormai risaputo, anche scientificamente, che la memoria olfattiva è talmente primordiale che a un odore associa un’immagine emozionale. In sostanza sono gli odori che per primi richiamano in noi un’emozione.  

Colori e profumi

 Io, finora, il profumo dell’olio l’ho sempre associato al pranzo del sabato, quando la mamma, uscendo prima dal lavoro, passava a prendere, nell’ordine: il pane fresco, la pasta fresca e me. Metà filone era sparito prima di varcare la soglia di casa, poi, apparecchiata la tavola e in attesa che fosse pronta la pasta, mi dedicavo al mio antipasto rituale: pane e olio. Lo versavo a filo, ma tanto ne colava sempre un po’ nel piatto e quindi vai di scarpetta! E non guardatemi storto che la scarpetta la fate anche voi, sono sicura!

Frantoio oleario Contangelo

 Ora, di ritorno da Matera, ho anche un altro ricordo, un’altra emozione, da associare a quell’odore: la soddisfazione della mia prima raccolta di olive.

 Se, come a volte capita, mi sfrego qualche goccia di olio sulla pelle per ammorbidirla e poi avvicino le mani al viso, vengo catapultata nel piccolo Frantoio Contangelo, il frantoio specializzato in molitura di olive biologiche che Sergio e i suoi compagni di avventura (me compresa) hanno utilizzato per una parte delle olive raccolte.  

Le casse raccolte in due giorni: 9

Non ero  mai stata in un frantoio prima e mi sono sentita come una bambina in gita scolastica. Le pile di casse di olive, il muletto, il rumore delle macine, le persone in attesa del loro olio o del loro turno per pesare le olive, ma soprattutto il profumo. Lo stesso profumo che sento sulle mani, ma amplificato mille volte, quasi a dare alla testa. Quel profumo che mi ha accolto non appena ho messo piede giù dal furgoncino e ho iniziato ad aiutare gli altri a scaricare le olive. Mentre facevamo rotolare le olive nelle casse verdi del frantoio, quelle da 3 quintali l’una, venivamo circondati dal profumo buono dell’olio, intenso, avvolgente, fruttato, a tratti piccante…e mi ricordo che ero contenta di essere partecipe, di contribuire a quella magia.

Quel profumo ho poi imparato a riconoscerlo anche impregnato nelle reti che spostavamo sotto gli alberi per accogliere il frutto del nostro lavoro e perfino nei vestiti, una volta tornati a casa.  

E ora, dopo una full immersion del genere, a me ogni tanto capita di risentire quell’odore, anche quando di olio in giro non c’è traccia e automaticamente mi ritrovo al frantoio…Ma per fortuna che di quell’olio (beh, quello dell’anno scorso) in casa un po’ ce n’è, quindi corro a farmi una bruschetta, e prima di addentarla respiro profondamente…in fondo, anche il naso vuole la sua parte

POST CORRELATI: 

1. I Sensi dell’Olio: il tatto. L’Olio sulla pelle 

2. Facce da frantoio

3. Al Frantoio

3 responses to this post.

  1. Posted by Daniele on 26 novembre 2009 at 22:08

    Che bello, Laura! E che bravi, ragazzi! Prima o poi verrò a farvi visita con la mia ragazza e i miei amici!!! Ciao, Daniele

    Rispondi

  2. Posted by PIERPAOLO on 24 novembre 2009 at 21:21

    L’odore che emana l’olio appena fatto è unico e trovi solo dentro ai frantoi io praticamente da quando sono nato lo ritrovo immancabilmente ogni novmebre. Se capiti nelle puglie in questo periodo basta abbassare il finestrino che lo senti. Ieri andando a Bari ho visto un capannone che poteva essere 3000 mq con la scritta industri molitoria. MI sono detto egghia e quande caspita di olive schiacciano la. In effetti l’odore di olio del barese è un misto tra le industrie molitorie, le raffinerie, e le industire meccaniche unico e caratteristico ma piacevole da sentire.

    P.S. complimenti per il sito. E mi piacerebbe parlarne con te per i suoi sviluppi.

    Rispondi

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