E’ scattato il conto alla rovescia, manca poco meno di un mese, poi per la prima volta in Europa si svolgerà l’evento internazionale più importante dedicato al turismo responsabile, in una città segnata dal successo del turismo e dai problemi ad esso collegati: la stupenda capitale della Catalogna.
Dopo Sud Africa (2002), Kerala (2008), Belize(2009), Oman (2010), Canada(2011) e Brasile(2012) ecco finalmente che il RTD sbarca in Europa.
E a Barcellona i riflettori si sono accesi, il tema degli impatti del turismo non è più solo una questione privata di cittadini esasperati dall’ingombrante presenza dei turisti tutto l’anno, diventa una questione di cui si parla sui media locali e non.
Certo sono lontani i tempi – oramai son passati 3 anni – in cui alcuni gruppi scendevano per strada con t-shirt o adesivi contro i turisti, ma ancora nel 2012 c’erano molte lenzuola di protesta esposte sui balconi delle case di chi abita in zone oggi divenute mete turistiche.
D’altronde il turismo, come dice un proverbio orientale, è come il fuoco, che è utile per cucinare ma può essere causa di incendi. Bisogna dunque starci attenti ma di solito, ovunque si sviluppi, il ritornello iniziale è sempre lo stesso: tutto si può fare, pur di far girare l’economia.
Non si tratta ovviamente di fare crociate contro il turismo, né di sposare le cause di qualsiasi cittadino insofferente, bensì di preoccuparsi di creare luoghi dove far star bene chi ci vive e chi ci passa, secondo uno dei motti dell’International Center for Responsible Tourism (ICRT) organizzatore dell’evento.
Dopo la conferenza di studi critici sul turismo svoltasi a Sarajevo a giugno, un altro importante evento giunge nel piccolo ma importante continente europeo, con una differenza sostanziale: oltre alla conferenza accademica (cui parteciperò), vi sono due giorni di incontri con l’industria turistica, troppo spesso colpevole di pensare solo a fare soldi sfruttando risorse naturali e disinteressandosi delle comunità locali.
Non è questo il turismo che bisogna proporre, quindi ben vengano gli appuntamenti come quello di Barcellona, sperando che anche in Italia arrivi l’eco di tale evento.
Per approfondire
http://haroldgoodwin.info/blog/?p=2570(in inglese)