LA NAVIGAZIONE DI AITR

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea di fine anno dell’AITR, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile. Una due giorni partecipata, viva, niente di ingessato; negli ultimi 2 anni ci si è incontrati in vari posti, da luoghi storici di attivismo come Torino e Bologna, a luoghi emergenti come la Sicilia o Roma, segno della voglia di essere presenti in tutto lo stivale e di essere sempre più un riferimento di livello nazionale a tutto tondo.

L’impressione derivatami da questa intensa due giorni, che oltre all’assemblea ha visto altre iniziative importanti che hanno stimolato la presenza della base associativa e anche di molti ospiti, è che negli ultimi 2 anni l’AITR ha imbroccato con convinzione la strada della partecipazione allargata, in cui oltre al direttivo ci sono tanti Tavoli di lavoro che vedono i soci portare avanti in modo volontario tematiche essenziali per far sì che la scuola di pensiero italiana vada avanti cercando di non sbandare, di tenere la barra a dritta pur consapevole, tutto l’equipaggio, che la traversata non è per niente facile e che il mare è agitato.

E ha messo a punto una serie di strumenti tecnologici per facilitare lo scambio di informazioni fra le varie barche che compongono questa flottiglia del turismo responsabile, costituita da oltre 80 realtà, tutte diverse per mission e per grandezza.

AITR prosegue la sua navigazione, cercando di fare forza comune con flottiglie simili (a breve ci sarà un incontro di confronto con l’AGICES), di migliorare la comunicazione fra i soci e verso l’esterno (a gennaio i responsabili di tutti i soci AITR, piccole associazioni e grandi consorzi, si riuniranno per rafforzare le strategie comunicative), di fare formazione (a febbraio riprendono i Corsi di Formazione). E poi c’è la presenza a conferenze e a eventi di carattere internazionale oltre che nazionale, facilitazione per l’avvio di progetti di cooperazione e di altro genere, legati allo sviluppo del turismo responsabile.

AITR c’è e si muove molto, certo non è una nave ammiraglia, più che altro una barchetta ben attrezzata che fa da riferimento a tutte le altre imbarcazioni dei soci sparsi per l’Italia e senza ombra di dubbio rappresenta oggi un esempio unico, un tentativo di sintesi virtuoso che cerca di tenere in conto la scuola di pensiero ispano-francofona e quella anglosassone. La prima che predilige il rimanere ancorati nelle loro baie e riempire le loro navi di tutti i valori possibili immaginabili, evitando però di affrontare il mare aperto e le sue insidie e condannandosi forse a rimanere una piccola flottiglia, valente ma poco incisiva rispetto al grande traffico di navi presenti nel mare aperto del turismo. La seconda che in nome del pragmatismo ha fortemente ridotto tutto il carico di valori pur di andare spedita in mare aperto, con grandi slanci di ottimismo non sempre giustificabili.

AITR viaggia ancora sotto costa, ma la flotta è ampia e il tesoro che porta con sé di inestimabile valore: il tentativo di conciliare la necessità di far conoscere il turismo responsabile oltre i suoi confini e la voglia di non perdere per strada il bagaglio valoriale che l’ha sempre contraddistinta.

Sarà una bella navigata, l’entusiasmo visto a Roma è in crescita, non c’è neanche bisogno di usare le cuffie per evitare di abboccare alle sirene del greenwashing.

AITR naviga, e noi siamo orgogliosi di riuscire a percorrere con la nostra barca a remi questo percorso, sperando un giorno di avere una barca più attrezzata ma sempre in linea con i documenti di riferimento.

Sergio Fadini

per il vagabondo.org

2 responses to this post.

  1. Posted by Valentina on 13 gennaio 2012 at 14:10

    Ciao! ti ho appena “scoperto” attreverso la lista dei partecipanti a FITUR sul Turismo Responsabile e ho visto le vostre attivitá, molto interessanti! Spero avrai modo di divulgare durante il meeting le vostre iniziative!

    Un saluto e a presto

    Valentina Dell’Orto

    Rispondi

  2. bel commento Sergio 🙂 la metafora mi piace pe definire quelle che sono le nostre realtà e per fare capire l’importanza di agire insieme per un bene comune
    … senza questo spirito saremmo come minuscole barchette in mezzo alla tempesta!

    a presto e buon lavoro!

    Rispondi

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