Fine anno, è tempo di fare un bilancio del mio B&B.
Come scritto la settimana scorsa, il primo dato positivo è che ho appena finito di scrivere un libro che narra la nascita di questo B&B nei Sassi e di tutto ciò che capita dentro casa e in città, a me durante la gestione o amici ospiti. Son soddisfazioni.
Ma è bene fare anche due conti, sebbene il B&B familiare si configura come integrazione a reddito, quindi in genere qualsiasi siano le entrate va sempre bene. Ne scrivo sul blog perché penso sia interessante confrontarmi sul tema : può sopravvivere una piccola attività che ha scelto di stare ai margini del mercato di massa?
Ho infatti scelto di stare quasi totalmente in circuiti dedicati al turismo responsabile, nazionali come internazionali, per aumentare le mie potenzialità promozionali.
Purtroppo, come già avevo scritto in un articolo per una conferenza internazionale (di prossima pubblicazione su una rivista nord-americana), al di là delle buone intenzioni questi portali non sono ancora competitivi, non riescono cioè a rappresentare una valida alternativa ai circuiti di massa esistenti, né a essere un punto di riferimento per quel numero sicuramente non da poco che crede negli stessi valori del turismo responsabile.
C’è un evidente frattura mai colmata a dovere fra chi si occupa di promuovere un turismo vicino a valori quali l’ambiente, la vicinanza alle comunità locali, il far vivere un’esperienza umana particolare, e i potenziali fruitori.
Al contrario nei nuovi portali che giocano anche sul tema del lato umano e che vanno per la maggiore (sono cioè molto usati dai viaggiatori) passa il messaggio che per vivere un’esperienza reale in casa di gente interessante, non devi passare per le strutture ricettive ufficiali ma devi andare da chi ti offre un posto qualsiasi, divano del salone come mega stanza accessoriata, magari facendoti pagare poco. E a nero.
E allora?
Allora mi sento un po’ fra l’incudine e il martello e rischio di non avere un posto dove stare per farmi conoscere e apprezzare.
Infatti questo 2014 me ne sono stato ai margini e ho puntato sul passaparola e sulla comunità di amici che mi hanno voluto mandare gente.
Non basta ma ne sono contento, sebbene i numeri non siano stati eccellenti. Pochi ma buoni, potrei dire a conti fatti.
Tecnicamente parlando, infatti, non ho raggiunto il 30% della potenzialità dei posti letto che ho, risultato che si potrebbe dire al limite del fallimento. Ma non è proprio così.
Ho ricevuto molti elogi, e il libro degli ospiti è pieno di frasi di encomio.
Inoltre, pur mantenendo i costi bassi rispetto alla media cittadina e spendendo molto per colazioni e quant’altro, tolte le tasse che pagherò mi restano soldi per pagare buona parte delle spese della casa: l’affitto e le bollette, le tasse e gli abbonamenti; ma anche l’ammortamento delle spese di biancheria e strutturali.
Certo, per riuscire in toto avrei avuto bisogno di arrivare almeno al 40%, ci riproverò nel 2015, lo scopo deve essere riuscire a sostenere tutte le spese della casa, e lasciarmi quantomeno qualcosa da reinvestire nell’attività, nelle migliorie nel mino orto, cioè fare in modo che sia io che i miei ospiti stiamo sempre meglio.
Cosa farò per il 2015? non lo so ancora, ci penserò durante i mesi invernali quando sarò chiuso, di sicuro conto di fare qualche lavoro precario in meno e avere più tempo a disposizione per il B&B.
Di sicuro punto molto sul passaparola e spero che coloro che sono venuti e si sono trovati bene facciano da eco.
Uno dei massimi esperti inglesi di comunicazione, venuto a Matera per un incontro seminariale, prima di spiegarci come si usano i vari social network e altre tecniche di comunicazione ci ha detto che il passaparola è fondamentale. Il resto è a supporto. Secondo me ha ragione, e non lo dico per questioni di comodo.
E’ come affidare il testimone a qualcuno che si fa carico di dirlo a persone che sapranno apprezzare.
Ciò inoltre mi permetterebbe di non dover aumentare i prezzi, come invece dovrei fare se inizio a operare su piattaforme troppo esose nelle commissioni. O che mi chiedono un costo di adesione.
Nè di tagliare gli abbonamenti, o di diminuire la qualità della colazione.
Ma per fare questo, serve una comunità di persone che si prenda a cuore questo piccolo B&B sperso nei Sassi.
Staremo a vedere.
Posted by sergioilvagabondo on 15 dicembre 2014 at 11:07
grazie Chiara del commento. Concordo che bisogna lanciare un progetto su MAtera forte, e sarebbe bene farlo con più attori possibili di livello, quindi vedi di programmarlo presto questo viaggio nei Sassi!
Posted by Kia (Chiara Ruggeri) on 15 dicembre 2014 at 10:48
Caro Sergio, spero di venire presto a Matera per visitare finalmente questa città affascinante e soprattutto per alloggiare da te! Continua così, l’Italia è sempre indietro sul fronte delle novità in campo turistico, ma vedrai che puntare sul turismo sostenibile e slow col tempo ripaga! Poi ora che Matera è capitale della cultura 2019 sono sicura che puoi studiare qualche nuovo progetto. Magari ne parleremo anche assieme di persona, non appena riuscirò a progettare anche questo viaggio. In bocca al lupo intanto!