Mentre il 2019 si avvicina e a Matera tutti sperano di arricchirsi grazie ai proventi legati all’auspicato boom di turisti, il mondo guarda sempre più verso un’altra direzione
Quelli che fino a pochi decenni fa erano considerati allarmismi, si sono nel tempo trasformati in documenti ufficiali anche delle istituzioni più favorevoli allo sviluppo del turismo.
L’UNWTO, per esempio, in passato si preoccupava solo di porre le condizioni per favorire lo sviluppo del turismo in ogni angolo del pianeta si è dovuto ricredere. Ora nei documenti ufficiali si parla sempre di più della necessità di un turismo sostenibile.
Le varie agenzie dell’ONU sono tutte concordi: il turismo così come è stato concepito in passato,libero da vincoli, arreca più danni che vantaggi.
L’ultimo allarme arriva dalla Cornovaglia, dove le spiagge sono state prese d’assalto questa estate e la situazione è insostenibile. Tanto da spingere il sito Visit Cornwall a scoraggiare di venire, riporta il Guardian.
Motivo del troppo successo: una serie molto seguita che ha richiamato fan da tutto il mondo.
Se negli anni 60 furono le organizzazioni religiose a lanciare degli impatti del turismo nei paesi del sud del mondo, oggi i problemi sono arrivati a casa nostra.
L’articolo del the Guardian (ripreso su internazionale n.1270) cita anche la decisione della nota città croata di Dubrovnik di limitare l’accesso al centro storico a un tot di persone al giorno, come avviene in Italia in alcuni Parchi Nazionali. Più nota la decisione di chiudere la spiaggia tailandese dove girarono il film the beach.
E poi le proteste a Barcellona, Berlino, Lisbona, Venezia.
Non si tratta più di parlare di un’idea romantica o snob, quanto di una necessità. Si è superato un limite che sembrava irraggiungibile, e ora bisogna ripensarsi.
Che non è facile.
Ma è necessario.
Posted by Retour on 3 settembre 2018 at 14:56
Ciao Sergio, leggo sempre con interesse il tuo blog. Sulla Cornovaglia, devo però dirti che o mi sfugge qualcosa o hai preso una cantonata….. il post del PR è chiaramente ironico, anzi è una replica sarcastica ad una recensione che minimizzava le attrattive della regione. O no??? un abbraccio Rob
Posted by sergioilvagabondo on 4 settembre 2018 at 07:45
Ciao Rob grazie del commento. Avendo letto l articolo del Guardian mi aspettavo qualcosa di più significativo mentre il sito visit cornwall come ho scritto è un normale sito di promozione turistica. Avendo trovato un unico articolo dal titolo critico ho supposto fosse quello senza neanche troppo ragionarci su, visto che comunque al piu sarebbe stato un articolo provocatorio non certo una campagna come il guardian lasciava supporre. Forse l’articolo non era quello giusto (per ora l ho rimosso) o peggio è il Guardian ad aver fatto l errore. Al momento non so dirti!!