La domanda che tutti si pongono oggi, anche giustamente, riguarda cosa accadrà nel 2020. Matera 2019 è stato un successo o un inutile carrellata di eventi e uno spreco di soldi pubblici?
Di certo per noi del Vagabondo è stata una grande opportunità e una sfida difficile quanto avvincente. Ne usciamo più consapevoli delle nostre potenzialità, senza dimenticare i nostri limiti.

Come avrete capito leggendo questo racconto a puntate che vado a oggi concludere, i problemi sono stati davvero tanti e al momento non so se hanno fatto bene le realtà che hanno snobbato il tutto o noi che ci abbiamo provato. E io?
Personalmente il mio 2019 è finito nel 2018, quando ho esaurito le ultime risorse e la residua pazienza. Ho fatto l’odioso passaporto ma non ho mai partecipato a un evento per il quale bisognasse prenotare (le prima volte ci ho provato ma era una gara a chi arrivava prima che perdevo sempre). Ho visto qualche mostra ma neanche tante e ho partecipato a qualche evento dove non bisognasse prenotare. Punto.
E d’altronde non sentivo il bisogno di tutti questi eventi (ma non per questo li critico), Matera 2019 non era per me, che abitante culturale lo sono sempre stato. E neanche per i turisti, per come è stata concepita.

Tornando al Vagabondo, che a breve compirà 20 anni, come sempre accade in questi casi se le difficoltà non ti affondano dopo ne esci più forte. Anche se con qualche mese di ritardo, negli ultimi mesi del 2019 abbiamo iniziato a ragionare sul da farsi, effettuate verifiche interne e con i partner, iniziato a progettare. E siamo pronti a riprensentare i nostri progetti, a fare nuovi partenariati, ad alzare l’asticella, migliorando laddove sappiamo di dover migliorare e puntando a valorizzare quanto di buono fatto.
Di sicuro ci saranno altre attività spettacolari sui temi dell’heritage, dei giochi e dei larp, sempre legando il tutto alla cultura del turismo responsabile. Con un festival ad hoc.
Per quanto riguarda la creatività che ci ha contraddistinto in questi anni, certo non la mandiamo in soffitta, anzi. Ma abbiamo decisa di separare di nuovo gli ambiti, per cui il Festival n stories riprenderà ad essere un evento legato alla narrazione creativa dei territori, legato alle tematiche del viaggio.

Bisogna pensare al pubblico, prima di metter su un progetto. E il pubblico è differente, dunque abbiamo deciso di non correre il rischio di generare confusione.
Iniziamo col festeggiare i 20 anni del vagabondo il 7 e l’8 marzo; poi come grossi progetti abbiamo la IV edizione del festival N Stories ad Altamura, dedicato alle arti narrative, dal 18 al 22 luglio; e un nuovo festival a Matera, previsto per fine ottobre, sugli heritage games.

Ma anche tanto altro, dagli incentive games a una serie di larp da camera; per non parlare del prosieguo delle attività della rassegna Aspettando n stories, già partita lo scorso settembre ad Altamura.
L’auspicio maggiore, che facciamo a noi e a tutti i project leaders di questa avventura, è di riuscire ad avere sufficienti risorse per mantenere i contratti alle risorse umane impegnate nelle proprie attività, per lo più giovani che hanno vissuto con entusiasmo l’esperienza di Matera 2019 e che si spera ora avranno ancora maggiori motivazioni per restare e resistere qui a sud.
Ora finita l’overdose conto che col Vagabondo riusciremo a portare avanti i percorsi intrapresi portando i valori del turismo responsabile con le nostre attività culturali.
Seguiteci