Sta girando online il video di una campagna promozionale del Sud Italia per attirare i turisti stranieri. Niente di che, un prodotto che prova a parlare con belle immagini e una voce fuori campo; roba vecchia, speriamo low budget. L’ha fatta realizzare il Ministero per il Sud, non quello del Turismo o l’ENIT.
Di seguito alcune riflessioni.
E’ un video molto basic, con belle immagini di vari luoghi del Sud non meglio identificati, nel senso che ognuno di noi ne riconoscerà qualcuno ma non è specificato e in fondo andrebbe bene così, lo scopo era promuovere l’intero territorio che di bellezze ne ha tante. Una voce fuori campo accompagna il video con buona pronunzia angolofona ed esorta a scegliere per le vacanze il Meridione con una narrazione decisamente datata.
Nel finale appare l’attrice Maria Grazia Cucinotta che rivolgendosi in italiano esorta a venire al Sud. E basta. Un prodotto tanto generico quanto poco performante.
Guardando il video mi sono venute in mente queste brevi riflessioni.
1 – Mi pare assurdo che lo spot l’abbia dovuto fare il Ministero per il Sud e non quello del turismo magari tramite l’ENIT, cui vengono destinate ingenti somme per la promozione. Quest’anno l’ENIT ha partorito l’idea di una radio e di utilizzare il giro di Italia di ciclismo per veicolare le bellezze del paesaggio italiano. Ok il giro, che è un evento internazionale ed è stato trasmesso in oltre 51 nazioni con stupende immagini lungo lo Stivale. Soldi ben spesi, dunque, ma il lavoro l’hanno fatto le telecamere della RAI. Sulla radio non so, non mi pare una grande idea sebbene io ascolti moltissimo la radio. Se hanno speso poco magari ci può anche stare, ma non mi convince. Per la cronaca la radio si chiama Visit Italy web radio. Se l’ascoltate poi mi fate sapere che ne pensate. L’anno scorso l’allora MIBACT e l’ENIT fecero questo spot, un prodotto leggermente migliore di quanto fatto dal Ministero del Sud.
2 – La capacità promozionale italiana continua a essere davvero carente. Il sito dedicato ai turisti è di una tristezza infinita, sembra appartenere a un’altra era geologica. Per capire il livello basta fare un giro sul sito della omologa agenzia spagnola, le differenze balzano agli occhi e non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Se al suo inteno volete trovare la promozione che so del turismo all’aria aperta, vero trend di questa stagione pandemica, non trovate quasi nulla, eccetto alcuni link e spunti messi a casaccio, sembra il sito fatto da quache volenteroso che ha cercato di riempire le pagine con quello che trovava in giro. Ma è così in ogni sezione, oltre alla grafica d’antan.
3 – Poiché questo video per quanto triste sarà veicolato dal Ministero degli Esteri che ha molte sedi all’estero, non solo ambasciate e consolati; abbiamo gli Istituti per la Cultura in 61 paesi, mentre le sedi dell’ENIT sono 26. Invece di destinare sempre più soldi all’ENIT per le sue sedi all’estero potremmo usare gli Istituti per la cultura e concentrarci a spendere meglio i tanti soldi che l’ENIT ha in dotazione.
La quarta e ultima riflessione è aperta, poiché dipende da quanto si è speso per questo spot. Se l’ha fatto un tirocinante con materiale d’archivio RAI ed è costato poco e nulla, meglio questo che il nulla. In fondo è un collage di video di vari luoghi più una voce narrante e qualcuno che gli ha scritto un testo abbastanza generico, un montatore e chi ha fatto i sottotitoli. E la testimonial che appare alla fine. Manca un lavoro creativo a monte, una storia, dei personaggi. Se fosse costato molto sarebbe uno scandalo (a saperlo…). Si può fare molto di meglio, diciamocelo. Almeno la Regione Umbria dopo una call ha scelto un’importante ditta pubblicitaria per fare 3 spot; anche qui è uscito un prodotto basic, ma almeno ci sono due personaggi, l’ABC della narrazione. E ancora siamo a prodotti poco narrativi.
Al giorno d’oggi uno spot vincente deve narrare qualcosa di forte, di intenso, di coinvolgente, altro che usare belle immagini. Lo diciamo nei corsi di formazione turistica da anni.
Qualche esempio? Li trovate in questo post: 10 esempi molto chiari. Complimenti a chi ha fatto la ricerca.
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