Vendere o locare ai turisti?

Mentre cerco di finire il mio libro sulla ricettività extralberghiera alle pendici del Pollino, gli amici di ArtePollino mi hanno girato un articolo apparso sul sito del sole 24 ore sulla vendita di case agli stranieri a Latronico, storico centro termale con vista sul Sinni.
Non è certo la prima volta che piccoli borghi provano a far ripopolare le loro comunità con iniziative tipo case a 1 euro.

Ma ha senso?

In questo caso l’amministrazione cerca stranieri interessati all’acquisto con tanto di sito ad hoc ed esenzioni IMU.
La domanda che mi pongo è: ma davvero giovano tali operazioni? Certo se un po’ di gente si traferisce in un borgo ben venga, ne gioverebbe l’economia come la socialità. E se sono facoltosi ristrutturano e le case non se ne cadrebbero a pezzi come avviene oggi.

https://www.ilsole24ore.com/art/a-latronico-potenza-arrivano-dall-america-acquistare-case-AEfYbGP


Ma quante volte pensiamo verranno tali stranieri nel corso dell’anno? È realistico che si trasferiscono o sono più operazioni per trascorrere qualche settimana di vacanza durante l’anno?. Comunicazione e lanci a parte, servirebbero dei dati per capire se qualche operazione del genere è mai andata a buon fine, se davvero questi borghi le cui case sono state vendute ai forestieri si stanno ripopolando o meno.

Nel frattempo prefersico guardare ad altre strade, a mio avviso preferibili. In primis lavorare sul generare lavoro su questi territori così da attirare mano d’opera, italiana o migrante che sia. Poi rendere attrattivi questi luoghi garantendo i servizi minimi necessari, che a volte mancano. Poi investirei in cultura e attività sul territorio, capaci di fungere anche da marketing della locazione. Rafforzando ove presenti la potenzialità degli attrattori di un certo livello, a patto che siano davvero attrattori di qualità.
Infine invece di vendere case cercherei di far locare queste case ai turisti, se agibili, mettendo in moto la creatività giovanile locale per la gestione coordinata. Con tanto di formazione ad hoc.
Quella di vendere il patrimonio edilizio mi pare l’ultima spiaggia. Non condannabile certo, ma non la metterei in cima ai pensieri.
Meglio progetti come il bando Peccioli Working Village segnalatomi dall’amico Saverio Massaro, promosso dal Comune di Peccioli e Belvedere Spa, in collaborazione con Touring Club Italiano.

https://www.bandierearancioni.it/approfondimento/parte-il-bando-peccioli-working-village-stimoli-ispirazioni-e-competenze


Insomma riattiviamo i riflettori sui borghi, collaboriamo con le poche realtà presenti, facilitiamo residenze artistiche e tutto ciò che possa portare gente sul territorio più e più volte all’anno. Vale i nprimis per le istituzioni ma anche pe ri privati.
Che a (s)vendere c’è sempre tempo.
E voi come la pensate?
P.s. nel libro che conto di far uscire questa estate c’è un paragrafo sui borghi, legato ovviamente alla ricettività extralberghiera.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: