Un’altra prospettiva, ovvero: se lo vedo ci credo.
“L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Saint-Exupery era uno che la sapeva lunga, ma a volte il visibile aiuta a capire l’essenziale… A Matera è stato così.
Sono arrivata avendo alle spalle molte parole ascoltate, lette e condivise sulla coltivazione biologica, sulla cultura della decrescita felice e sulla necessità di ritornare ai ritmi della terra. Queste parole poi le avevo anche tradotte in azioni, in alcune scelte di consumo.
Ma esserci è un’altra cosa…
Vivere la quotidianità insieme alle persone che hanno fatto di quelle parole delle scelte di vita aiuta a mettere le cose in un’altra prospettiva.
Vedere al mattino i volti dei compagni di raccolta, che nonostante la sveglia alle 6.00 mi accoglievano con un sorriso – sarà perché portavo il caffè per la pausa merenda? 🙂
Arrampicarsi su un albero un po’ selvatico e, tra le foglie e le olive (e qualche formichina che si era fatta la casa lì intorno), godermi il paesaggio delle campagne materane dall’alto…
Oppure guardare il mondo da dentro un olivo…quasi nascosta tra le fronde dei rami.
E ancora…Le coccinelle, che dove ci sono i pesticidi non si sognano di andare, che coloravano qui e là le nostre reti o che stavano a prendere il sole su un’oliva.
Le albe e i tramonti (e gli arcobaleni) che a volte hanno segnato le nostre giornate di lavoro.
Le olive, che una a una si staccavano dai rami, da ritrovare poi a riempire tre o quattro cassoni da tre quintali e capire che la giornata era andata bene.
E infine, al frantoio, ammirare il “nostro” olio (ormai lo sento anche un po’ mio, mi ci sono affezionata) scendere a filo dopo la molitura: “l’oro verde”. E questo qui è proprio verde brillante, perché non è stato privato di tutti i suoi elementi da una spremitura aggressiva ad alte temperature. E’ il cuore dell’oliva, la sua essenza…ed è ben visibile.
Tutta questa bellezza che si stampa sulle rétine dà maggiore concretezza alle idee che fino a quel momento mi avevano incuriosita. E come San Tommaso, ora che ho visto ci credo di più che un’altra economia sia possibile, perché ora le teorie hanno i volti delle persone che ho conosciuto, che vivono ogni giorno cercando di non impoverire la terra dove vivono, ma la amano e la rispettano.
L’essenziale è invisibile agli occhi, ma quando gli occhi ti svelano nuove prospettive, vale la pena tenerli bene aperti.
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Posted by sergio on 8 dicembre 2009 at 10:45
UAU, non potevi trovare parole migliori. Complimenti
Posted by laurasagitta on 9 dicembre 2009 at 10:12
Grazie!
Tra volpi e gabbiani mi ero pure confusa sull’autore della citazione: Bach invece di Saint-Exupery… ho appena corretto! 🙂