In vista dell’imminente riapertura dell’Abbabbio, ecco una serie di post dedicati alla gestione di un B&B, pensato per viaggiatori e gestori. I prezzi; i portali web legati alle prenotazioni online; le richieste di sconti e di gratuità; le recensioni online in rapporto ai servizi proposti; come comporre il prezzo della propria struttura. Iniziamo dai prezzi bassi.
Per il terzo anno consecutivo ho deciso di non aumentare il prezzo del mio B&B.
Una scelta innanzitutto politica, ovvio, il voler permettere a tanti di godere dell’atmosfera dei Sassi di Matera. Ma facendo comunque quadrare i conti, il che significa ospitare più viaggiatori e arrivare alla soglia del 30% del tasso di occupazione, che è stata la media locale ufficiale dell’anno scorso a Matera.
Ma non basta, nessuno fa miracoli, per cui tranne chi da tali attività non ha interessi economici, noi altri dobbiamo fare delle scelte. Ci si può ingegnare per favorire il risparmio energetico, in primis. E poi da qualche parte bisogna risparmiare.
Insomma, a prezzi diversi corrispondono scelte diverse. Che non significa automaticamente prezzo basso uguale servizio scadente o struttura fatiscente, ma non dare per plausibile neanche l’esatto contrario, cioè pretendere un trattamento da sovrani pagando il meno possibile.
Ovviamente ogni gestore può fare delle scelte per risparmiare su alcuni servizi e puntare su altri, io ad esempio offro una colazione di qualità ma risparmio su altri fattori per far tornare i conti.
Il problema è riuscire a farlo capire per tempo, prima o durante il soggiorno, agli ospiti di turno. Il che non è facilissimo.
Negli hotel la classificazione in stelle ha cercato di fornire un quadro di insieme chiaro per tutti su quali servizi sono offerti in ciascuna categoria, e le fasce di prezzi in genere rispecchiano tali criteri, per cui difficilmente un albergo 3 stelle costerà come un 5 stelle.
Ma oggigiorno impazzano siti e offerte con proposte tutte diverse, vedi portali come airbnb e il marketing prevale sul tipo di offerta, conta quasi sempre solo l’offerta più conveniente o una foto accattivante.
Per fortuna ci sono anche portali specializzati in base alle sensibilità di ciascun gestore (ne parlerò nel prossimo post) l’auspicio è che avvenga nel turismo quanto accaduto in Italia col vino. Negli ultimi decenni gli italiani hanno imparato a scegliere non solo in base al costo ma anche a tanti fattori legati al prodotto in sé, oltre ovviamente all’estetica (etichetta, bottiglia…).
Se aumentano i consumatori critici, cioè turisti in grado di scegliere in modo più intelligente, invece di appiattirci su chi fa l’offerta più conveniente noi gestori potremo più facilmente, far risaltare le nostre scelte, metterci maggiore cura, differenziarci.
Posted by raffaella on 25 marzo 2015 at 16:13
sono daccordo con te , noi i nostri ospiti ce li conquistiamo offrendogli escursioni compreso di qualità con esperti di beni culturali, e con i prodotti del orto-giardino facente parte dela nostra struttura