Di questi tempi non è facile parlare di turismo, siamo passati in generale da un problematico overtourism a un drammatico undertourism. E il futuro appare incerto.

La stagione estiva si è salvata grazie al turismo interno che in alcune aree del sud ha fatto registrare un ottimo incremento mentre le città d’arte ed alcune zone maggiormente vocate al turismo internazionale hanno sofferto maggiormente. Ma certo le incertezze legate al covid e il solito problema degli italiani che viaggiano in prevalenza solo in estate non fa dormire sonni tranquilli. Anzi, considerando che già sono state bloccate gite ed escursioni scolastiche, è ovvio che c’è poco da stare allegri.
In alcuni casi si può provare a temporanee riconversioni (che so, i bus GT dirottati per il trasporto scolastico o pendolaristico come stanno facendo alcune Regioni grazie ai soldi messi a disposizione dal governo; o hotel utilizzati per gli isolamenti fiduciari).
Tornerò prossimamente su alcuni aspetti legati al turismo, e intanto spero esca quanto prima il mio ultimo saggio sulle strutture extralberghiere, sto cercando una casa editrice. Un saggio quanto mai attuale visto che il dibattito parlamentare in questi giorni verte proprio su questo tema.
Nel frattempo a giorni parte la pubblicazione su questo blog del mio ultimo racconto, viaggiar per borghi, quanto mai attuale anche se la trama è puramente inventata. Usciranno due puntate a settimana. È un testo che strizza l’occhio al teatro e infatti stiamo ragionando con l’associazione il vagabondo di estrarne un monologo teatrale.
Per il resto un consiglio: se volete capire come va la situazione covid seguite la pagina facebook pillole di ottimismo, una delle poche che legge bene i dati, dando prevalenza a ragionamenti settimanale e non giornalieri e facendo le giuste ponderazioni e confronti.
Buona lettura e a presto