Non ho scritto molto in questo periodo, anzi non ho scritto nulla sul blog. Ero impegnato con gli altri soci del Vagabondo a organizzare la VI edizione della nostra manifestazione di punta, dedicata al turismo e alle tecniche narrative.

Il 2022 era l’occasione per fare un po’ il bilancio di quanto fatto in questi anni e capire quali sfide affrontare nel prossimo triennio. Per questo motivo nei 6 giorni che è durato il festival abbiamo organizzato oltre 20 eventi, più un laboratorio molto partecipato dai ragazzi di un istituto locale, coinvolto oltre 50 fra relatori e artisti, lavorato su due Regioni.
Abbiamo affrontato i temi a noi cari: l’ospitalità diffusa, i cammini, i giochi per promuovere i territori, i geositi da valorizzare, i tormenti dell’Italia interiore rispetto al turismo, il legame possibile fra turismo e imprese culturali. E poi tanti creativi, ognuno con un’arte differente, che ci hanno deliziato con i loro racconti, i loro processi e le loro opere.
Ora inizia un percorso di riflessione che durerà circa due mesi, per poi tornare a inizio 2023 con le idee chiare. Cosa resterà e cosa cambieremo? Cosa ci da soddisfazione e cosa possiamo in fondo mettere in archivio? Utilizzeremo i tanti spunti che ci sono pervenuti in questi giorni e continueremo a confrontarci con altre realtà non presenti al festival.
Le domande che ogni organizzatore evento deve porsi sono in fondo semplici:
- Ma se ci dovessimo fermare mancheremmo a qualcuno? In fondo mica ce lo ha prescritto il medico di organizzare un festival.
- Come si fa a organizzare un evento culturale di qualità se sai sempre troppo tardi se hai ottenuto qualche soldo pubblico e ogni volta devi decidere quanto rischiare di tasca propria?
- Come coniugare il cercare di proporre sempre qualcosa di gran qualità, non legato al mainstreaming, con l’esigenza di far partecipare un pubblico adeguato all’evento, non troppi né troppo pochi?
A gennaio ne riparliamo.
Intanto ringrazio di cuore tutti gli ospiti intervenuti, ognuno ha fornito uno o più spunti di cui terremo conto.