dal sito del touring club
Salento, la musica della rinascita?
Da prospettive diverse due libri raccontano il cambiamento in atto

Dieci anni fa in Salento si andava solo per il bel mare. Un mare bello come tanti altri al Sud (forse un tantino meglio), un mare che aveva come contorno contadini ospitali che sembravano condurre la stessa vita da secoli, cittadine di spendido passato e prensente incerto, buon cibo e la spontanea ospitalità di chi non è troppo abituato al turismo. Oggi il Salento è diventato il luogo dove andare, quello sulla bocca di tutti, affollato di turisti e di eventi, ricco di festival musicali ed eventi che si rifanno a una qualche forma di tipicità e tradizionali non si sa quanto inventati. Un luogo in bilico, in procinto di diventare l’ennesimo parco divertimenti o di segnare una nuova virtuosa via nel modo di fare turismo e promuove un territorio. Un luogo che stimola riflessioni differenti, tra l’entusiastico e il ragionevolmente preoccupato, o forse sarebbe meglio dire il “dubitativo”. Riflessioni da cui scaturiscono due libri che viene bene leggere in coppia: Salento amore mio, di Pierfrancesco Pacoda, e Salvateci dalla taranta, di Sergio Fadini.







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