Archive for the ‘Narrazioni’ Category

Recuerdo de Madrid

Il freddo secco e il caldo della fiducia
I mandarini dell’accoglienza
Las amigas de las amigas di Sara, e la pazienza nel cercar di capirmi
La semplicità dei gesti e dei volti
Las tapas y las cañas
Il labirinto sotterraneo, sempre pieno di gente, di treni, e pure di polizia
Adorabili smorfie, nutrienti sformati.
L’inimitabile stile banalizzante della fiera del turismo
Los indignados, che ora lavorano nei barrios
Le lacrime del Guernica
Affettuose premure e compratori d’oro
Il locale contro la guerra, nel quartiere multiculturale
E il tuo sorriso, canterino

Cartoline dalla Sardegna

Attraversare la Sardegna con un mezzo pubblico non è impresa facile, nel senso che ti accorgi di quanto sia grande e mal collegata l’isola. Per i centri maggiori nessun problema, per il resto bisogna adattarsi ad orari pensati prevalentemente per l’utenza scolastica o pendolare, niente di nuovo per chi abita nel meridione d’Italia.

Sarà forse il nostro contributo al concepire lo scorrere del tempo in maniera mediterranea?

Da Cagliari a Sassari è un prevaler di ulivi, altri arbusti presenti non riuscirei a riconoscerli con tanta sicurezza, passandoci in mezzo col treno.
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Di passaggio a… Cagliari

Sono a Cagliari per puro caso.

Devo andare altrove, all’altro capo della Sardegna.

Poi si sa, la vita non scorre lineare e così capita, in questo caso a causa di un volo low coast, di atterrare nel sud dell’isola.

Non so nulla di questa città, non mi sono preparato. Tanto devo ripartire fra poche ore.

Al più un bagno nelle vicinanze, è settembre inoltrato ma fa ancora decisamente caldo.

Vabbé, prima un piccolo giro per le viuzze di Cagliari, sollecitato forse da un libro di Soriga che ho iniziato a leggere in viaggio.

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Sibari

Su questa linea, la jonica, le stazioni sono quasi tutte uguali, i treni pure. La desolazione dovuta alla dismissione in atto è palese, fanno eccezione alcune rare stazioni che vengono rispolverate per motivi turistici.

Per le altre, sembra si aspetti solo che qualcuno decida di fermare il tutto, tanto oramai su queste linee viaggiano sempre meno persone, per lo più anziani e qualche studente.
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La Squadra

La Squadra

Ora che il progetto si è concluso, mi affiora alla mente un episodio: un giorno Vito arriva in ritardo e chiede a una coppia di anziani che raccoglie olive poco più avanti di noi, dove sia l’altra squadra. Continua a leggere

Sapori in viaggio

Come coniugare la passione per la terra di alcuni di noi , con la voglia di far venire viaggiatori a trovarci a Matera? Continua a leggere

I Sensi dell’Olio: il Gusto. Il “PANE-test”.

 

Masseria

De gustibus non disputandum est. 

Dicevano i latini. Dei gusti non si discute. Ognuno ha i suoi. Vero. 

Ma oggi facciamo uno strappo alla regola, con l’ultimo post della mini-rubrica “I Sensi dell’olio”, dedicato proprio al Gusto! Continua a leggere

I Sensi dell’Olio: la Vista. Un’altra prospettiva.

Un’altra prospettiva, ovvero: se  lo vedo ci credo.

Un mercoledì mattina...

“L’essenziale è invisibile agli occhi”. 

Saint-Exupery era uno che la sapeva lunga, ma a volte il visibile aiuta a capire l’essenziale… A Matera è stato così.

Sono arrivata avendo alle spalle molte parole ascoltate, lette e condivise sulla coltivazione biologica, sulla cultura della decrescita felice e sulla necessità di ritornare ai ritmi della terra. Queste parole poi le avevo anche tradotte in azioni, in alcune scelte di consumo.  

Ma esserci è un’altra cosa… Continua a leggere

IN GIRO ALL’ALBA

Quando ero studente e vivevo in città, l’alba la vedevo solo tornando a casa

Ramo e luna - Foto di Laura

dopo qualche festa, quando le ore del giorno e della notte si mischiavano allegramente e spensieratamente. Tornavo a casa mezzo brillo, incrociavo operai in attesa del bus per andare al lavoro e un po’ mi vergognavo. O le vedevo a Capodanno, ma a Napoli il sole sorgeva da sopra dei palazzi e la poeticità andava a farsi benedire. Poi ho cambiato vita, prima di leggere “due di due” e sono sceso più a sud, dove la parola “terra” ha ancora un significato tangibile. Continua a leggere

I sensi dell’Olio: l’udito. Suoni e parole.

Chess’ià la voscia ci la canêscita… 

“Mo so binutê e mo sond’arrivatê. Chess’ià la voscia ci la canêscita. […] Iê so binutê da lundana via pê rêvêriê a vosta signuria” **

 Così durante la raccolta riverivamo nostra signoria l’oliva!

Il ritmo del lavoro

Anna in veste di prima voce e il resto di noi a seguire in veste di coro. Il canto dava il ritmo alla raccolta e il tempo passava più velocemente.

Il ritmo musicale in armonia con il ritmo della natura e con quello umano. Niente cartellino, ma lavoro intenso. Non esistono straordinari durante la raccolta, esiste il tempo che la terra richiede, siano esse 6 o 12 ore al giorno.

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