Ed eccoci con l’ennesima puntata del mio racconto, per parlare della nostra produzione internazionale, il gioco di ruolo dal vivo “Trial of the shadowcasters”, scritto e diretto da Bjarke Pedersen e Mike Pohjola. Una delle poche attività prodotte in occasione di Matera 2019 che è stata capace di portare partecipanti da vari continenti oltre che dall’Italia.
Non credo che hai perso le puntate precedenti , ma per sicurezza qui trovi tutti i link
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Nell’ottobre del 2018 abbiamo finito di girare il trailer e non so a voi ma a noi ha fatto davvero impressione vederlo: roba serissima, frutto del lavoro del maestro Andrea Canepari, che quando è libero dal suo lavoro di regista alla RAI viene a deliziarci con la sua arte visiva. Ben Coadiuvato dal giornalista Guido Bosticco e con la collaborazione fondamentale di tutto l’entourage di Giallo Sassi.
Avevamo già discusso nella primavera del 2018 sul tema da svolgere che potesse essere ambientato a Matera e la suggestione più forte uscita da quel workshop fu di lavorare sul mito della caverna di Platone come metafora per la ricerca della libertà.




Nello stesso workshop avevamo ragionato sulle possibili location, fatto tutti assieme i sopralluoghi e scelto i costumi. Insomma un lavoro serio, pianificato con oltre un anno di anticipo. Lo ricordo perché se è vero che Matera2019 ha visto forse troppi eventi, alcuni di questi sono frutto di un lungo percorso.

Lavorare contornati da professionisti scelti con attenzione è sempre una cosa positiva. Lo scrittore e attore finlandese Mike Pohjola, il larp designer danese Bjarke Pedersen, il regista piacentino Andrea Canepari (attualmente aiuto regista della fiction del Paradiso delle signore), lo scenografo bitontino Franco Colamorea e la sua crew; Giovanni Calia, Pino Frega e gli altri amici di Giallo Sassi per risolvere le questioni logistiche e organizzative; il giornalista pavese Guido Bosticco da anni al nostro fianco; il regista palermitano Marco Bileddo; Andrea Natale e la crew di TouPlay da Bari; lo scenografo Franco Colamorea e tutta la sua troupe; il graphic designer altamurano Giuseppe Incampo assieme a tutto il team del Vagabondo. Senza dimenticare il light designer Carlo juorno e la sua troupe, nonché gli amici fotografi Francecsca Zito e Ciriaca Coretti.
Sì lo so molti li avevo già citati un un precedente post ma ritengo giusto dare il giusto tributo a tutti, sperando più che altro di non dimenticare nessuno.




Mesi di lungo lavoro a distanza, con una serie di problematiche legate alle location che avevamo individuato e che per il 2019 non sono poi state disponibili. Non ricordo quante ne abbiamo dovute cambiare, quanti ritardi abbiamo accumulato prima di riuscire a lanciare il trailer. Troppa burocrazia, troppe rigidità. Troppi eventi da inserire in calendario negli spazi disponibili di una cittadina di appena 60.000 abitanti.
Comunque oramai mancavano pochi mesi e abbiamo perseverato. Se c’è una lezione che ci porteremo dietro a questo percorso di Matera 2019, a mio avviso quella è: non demordere. Trova una soluzione a vai avanti, nonostante tutto e tutti. Insomma all’essere caparbi e determinati.




Vabbè il larp (o gioco di ruolo dal vivo che dir si voglia) è andato bene, sulla rivista Lucanoidi in uscita entro fine anno troverete una fotogallery mozzafiato, ma anche online presto ce ne sarà una, ci stiamo lavorando.
Da rifare, hanno detto in tanti: già ma dove? come? è stato un progetto site specific pensato per i sassi di MAtera, che però risultano essere oramai troppo cari per poter fare un evento del genere, che già è costoso di suo.
Staremo a vedere, nel frattempo siamo fieri di aver prodotto una cosa del genere e stiamo già al lavoro per creare un programma annuale di giochi di ruolo dal vivo a Matera.